Zinema

Questa settimana cinema a tre euro, solo così Rita mi ha convinto ad andare a vedere “un film cinese in lingua originale con sottotitoli in spagnolo”. Altro che Corazzata Potëmkin con sottotitoli in cecoslovacco.

Per fortuna era un film sudcoreano, “Parassita”: https://www.imdb.com/title/tt6751668/

Dico per fortuna non perché parli fluentemente il correano, ho dovuto comunque leggermi i sottotitoli in castigliano, ma perché rispetto ai cinesi è tutto un altro modo di fare cinema. Mi ha ricordato moltissimo “Naufrago sulla luna”, che vi consiglio di ripescare (era stato trasmesso da Rai4 con doppiaggio italiano, quindi magari si trova ancora). Stesso tipo di commedia surreale che a tratti vira al drammatico con tocchi ansiogeni. Se vi piace anche Gianni Morandi siete a cavallo.

Non dico altro, se non che è uno dei pochissimi film che ho visto con Rita e che è piaciuto a entrambi: miracolo!

In Italia esce il 7 novembre, cercate un cinema che lo proietti e andatevelo a vedere. Se non vi fidate del mio parere -e fate bene- sappiate che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes (primo film coreano a farlo), mica noccioline.

Karel

Quando imparo un termine barchereccio nuovo non significa che poi lo sappia dire anche in italiano, o in inglese, o in spagnolo…
Per dire, l’altro giorno dopo mesi che usavo la parola molto frequentemente ho finalmente cercato sul dizionario la traduzione dello spagnolo chaflán (inglese chamfer). Ho scoperto che si dice “cianfrinatura” (o anche “cianfrino”), che è obiettivamente bruttissimo e forse preferivo restare senza saperlo.

Ad ogni modo, karel è basco per caprail e in spagnolo e italiano non so come si dica. In veneziano sarebbe nerva, ovvero il numero 37 del disegno qui sotto:

https://www.oxfordhandbooks.com/view/10.1093/oxfordhb/9780199336005.001.0001/oxfordhb-9780199336005-e-48#oxfordhb-9780199336005-figureGroup-208

Da inizio ottobre i nuovi studenti sono stati distribuiti sui vari progetti che abbiamo all’attivo, ma due son rimasti a finire i telai su cui stavano lavorando e io che dovrò lavorare con quantomeno uno di loro sto aspettando che arrivi novembre per iniziare col progetto nuovo. Intanto son rimasto sul San Juan ad aiutare i nuovi arrivati, assurto a studente con più lunga esperienza sul campo.

E insomma, mentre dispensavo consigli e indicazioni a tutti, ho fatto con Ioanna il karel di tribordo.

Sembrava molto difficile ma non è stato poi così complicato! Sono molto contento di poter dire di aver fatto una parte così “visibile” della nave. Una degna conclusione di questa metà anno a lavorare sul galeone. Ammesso che mi facciano scendere prima o poi…

Hirikilabs

Ieri e oggi io e Dani siamo stati a un laboratorio di saldatura tenuto in una delle mille stanze incredibili di quel posto incredibile che è la Tabakalera.

Nella fattispecie, si trattava di un corso introduttivo (di elettrodo e MIG) tenuto da un ragazzo guarda caso italiano di Ravenna, all’interno degli Hirikilabs, ovvero “laboratori cittadini”.

Cos’è? Beh, un posto fighissimo dove passerei i miei giorni se già non li passassi a lavorare il legno. Ma di certo ci ritorno. Eccome se ci ritorno. Vi metto alcune foto giusto per darvi un’idea:

E non ho messo le foto dei computer per programmare, dei Mac per fare disegno tecnico, del telescopio… Oltre che dell’officina dove abbiamo saldato e dove ci sono gli attrezzi più “seri”. Insomma, uno spazio aperto alla cittadinanza, votato a progetti partecipati e inclusivi, possibilmente basati su hardware e software open source.

Il sito ufficiale

Ovviamente tutto gratuito. Mi convinco sempre di più che i Paesi Baschi siano l’equivalente spagnolo del nostro Trentino Alto Adige.

Izenak

Oggi parlavamo di nomi baschi con Ramuntxo e Uxue, i nostri coinquilini.

Dovete sapere che ai baschi piacciono i nomi presi dalle cose della natura: Luna, Monte, Terra, Bosco (che va bene, è come “Silvia”), Legno, Nube. Insomma, sono praticamente come i pellerossa.

E niente, pare che esista il nome “Gogotz”. Non posso ancora crederci e spero con tutto il cuore che ci abbiano perculato, perché se lo cercate sul dizionario trovate che significa “sterco, letame, escrementi”.

Gnocchi

Diciamo bene ma non benissimo. Ci abbiamo provato ma l’impasto è venuto molto appiccicoso. Abbiamo dato la colpa alle patate e ce li siamo mangiati tutti comunque.

Per fortuna mia nonna non legge questo blog.

Patatxea

Oggi è stata presentata ufficialmente al pubblico la patatxe che stiamo costruendo. Se vi state chiedendo cosa sia, ne avevo già parlato qui: http://acquastanca.eu/2019/05/17/eguneratze/

Non vi incollo neppure la rassegna stampa in basco, ma se qualcuno ha voglia può leggersi questa paginetta in castigliano: https://www.diariovasco.com/culturas/albaola-construye-pasaia-20191018133837-nt.html

Solo grazie a quest’articolo (uno dei grandi problemi di Albaola è la comunicazione, interna ed esterna) ho scoperto che la barca si chiamerà “Juanita Larando”, come una piratessa di Donostia del XVII secolo.

Too Good to Go

Oggi finalmente abbiamo provato l’applicazione che ci aveva consigliato Dani mesi fa: https://toogoodtogo.it/it

In pratica si tratta di un’app che in base alla tua posizione ti indica locali nei dintorni che a fine giornata anziché buttare il cibo avanzato lo mettono in vendita sotto forma di “Magic box”.

Non si può scegliere il contenuto, ma un po’ te lo puoi immaginare a seconda del bar o ristorante che scegli. Noi per andare sul sicuro abbiamo iniziato con una panetteria e per tre euro abbiamo avuto pane fighetto e dolci assortiti. Oso ondo.

Un esemplare di Saul felice di avere recuperato cibo buono per pochi soldi

Dani ci dice che a Madrid ci sono molti più posti che aderiscono, mentre per curiosità ho guardato a Venezia e non c’è nulla… Ma di certo voi che mi leggete da Milano e Pavia ne trovate qualcuno con cui provare!

Zorionak

Oggi 45° compleanno di Brian (nonché 1° del suo secondogenito), visto che c’eravamo quasi tutti abbiamo approfittato per scattare una bella foto di gruppo.

In primo piano, la pozza perenne di fronte alla cucina. Non fa in tempo ad asciugare che piove di nuovo

Oltre a noi studenti ci sono quattro intrusi, cioè volontari di passaggio, e il ragazzo a fianco a me: Matt. L’hanno assunto da poco come aiuto di Brian e in teoria rimarrà fino al varo del patache, al festival marittimo di Pasaia di quest’estate.

Da notare il regalo che abbiamo fatto a Brian: cappello da cowboy anti-infortunistico. Che classe.

Paketea behetik

Il pacco-da-giù è un’istituzione per i fuorisede del meridione che vanno a studiare nelle fredde università del nord Italia.

Ecco un pratico tutorial per i polentoni che non dovessero conoscerlo

Oggi ho ricevuto anch’io il mio pacco da giù ma conteneva piumino, lenzuola, ciabatte e vestiti… Come si spiega tutto questo? Facile.

Donostia: 43° 19′ 12″ N
Ottobiano: 45° 9′ N

Latitudine alla mano, San Sebastián si trova effettivamente al sud di Ottobiano, ove situasi casa materna. Appare perciò evidente che non di paccodaggiù si potesse trattare bensì di pacco-da-su.

Mi è andata male.