Finalmente abbiamo una connessione a internet in casa. Con Euskaltel, ovviamente. https://it.wikipedia.org/wiki/Euskaltel
Zurriola
E insomma, tornare a casa in bici la sera e beccarsi il tramonto sul mare tutti i giorni non è poi così male.
Mi faccio mezz’ora di bici al mattino e mezz’ora la sera per andare da casa ad Albaola e ritorno. In mezzo c’è una bella collinona, per questo ci vuole un po’. Per adesso non è male, ma quest’inverno con la pioggia penso che sarà un po’ più duretta…
Trainera
Questa è la statua in mezzo alla rotonda all’entrata di San Pedro. Per dire che qua la voga la prendono abbastanza seriamente.
Urteurrena
Oggi cadeva l’anniversario dell’apertura della Faktoria: sono cinque anni ormai che Albaola ha avuto in gestione questo vecchio cantiere abbandonato, trasformandolo in museo e scuola di carpenteria e incominciando la costruzione della replica della nao “San Juan”.
Cento di questi giorni!
Gaztelugatxe
Con la fantastica macchinina di Rémi, siamo andati a farci una gita. Ci hanno consigliato di andare a vedere l’eremo di Gaztelugatxeko Doniene e dopo una rapida googlata non potevamo dire di no.
Si tratta di un’isola collegata alla terraferma da una scalinata molto suggestiva. Talmente suggestiva che è stata usata come set per Trono di Spade, facendo sì che abbiamo dovuto prenotare per entrare perché sono state inserite delle limitazioni al numero di visitatori che possono accedere nello stesso momento dopo il boom di visite che c’è stato.
Degna di nota anche una cittadina che abbiamo passato sulla via del ritorno, seppure per altri motivi:
Per cena ci siamo fermati a Zarauz, dove Rita si è dedicata alla street photography di vecchie sul lungomare. Abbiamo anche visto uno shaper all’opera (sono i tizi che costruiscono le tavole da surf) ma le foto ce le ha Rita e il suo profilo Instagram è privato, mi dispiace.
Txoria txori
Pillole di cultura basca: https://es.m.wikipedia.org/wiki/Txoria_txori
Hegoak ebaki banizkio
nerea izango zen,
ez zuen alde egingo.
Hegoak ebaki banizkio
nerea izango zen,
ez zuen alde egingo.
Bainan, honela
ez zen gehiago txoria izango
Bainan, honela
ez zen gehiago txoria izango
eta nik…
txoria nuen maite
eta nik…
txoria nuen maite.
Etxea
Sapete cosa vuol dire questo? Esatto: ho trovato una casa!
Mesi fa avevo conosciuto un ragazzo di Donostia tramite delle ragazze francesi che sono state volontarie ad Albaola. Visto che era del posto gli avevo detto che stavo cercando una stanza, ma senza che sapesse indicarmi nulla. Mai più visto né sentito in tutto questo tempo.
Giovedì scorso però ricevo una telefonata da lui che mi dice che una sua ex compagna di scuola ha trovato un appartamento con tre stanze da condividere e che stanno cercando qualcuno a cui interessi la terza, ma bisogna confermare entro il fine settimana perché c’è altra gente interessata. La sera stessa vado a vedere l’appartamento con la ragazza: lei sembra simpatica e la casa è stata tutta ristrutturata e arredata ex novo (compresi forno, lavatrice, microonde e perfino lavastoviglie).
Si trova in una zona abbastanza centrale, nel quartiere che si chiama “Egia” (l’ufficio del turismo -esagerando forse un po’- lo chiama il “SoHo donostiarra” https://www.sansebastianturismoa.eus/es/blog/donosti-feeling/3505-bienvenidos-a-egia-el-soho-donostiarra) a due passi dalla Tabakalera e dal parco Cristina Enea. L’appartamento costa tanto per quello che è (come tutti qui) ma dicono che posso dividere la stanza con Rita, quindi pagheremmo molto poco. Unico vero difetto: è piccolina e molto poco luminosa.
Abbiamo confermato subito e visto che Rita veniva qua giusto la settimana dopo siamo andati con lei in agenzia a firmare tutti i documenti. Insomma, ha firmato il contratto per la casa in cui si trasferirà a settembre prima ancora di vedere la casa.
San Pedroko festetan
A quanto pare qui d’estate è tutta una festa. Sarà una coincidenza o sarà che approfittano del bel tempo, ma qui ogni settimana c’è qualcosa.
Le modalità sono un po’ le stesse di tutte le altre feste che ho visto quest’anno: sfilata coi tamburi, giganti testoni, tori di fuoco. A questi però di aggiungono delle cose più da sagra di paese, come il gioco della rana e la cena in strada, a cui credo abbiano partecipato tutti i residenti.
Ma la cosa che mi ha colpito di più ovviamente non ho fatto in tempo a fotografarla. All’inizio della sfilata per le vie del paese c’erano tutte le varie bandiere e gonfaloni possibili: ovviamente l‘ikurrina (la bandiera basca), ma anche quella di San Pedro, del club di voga sportiva e via dicendo. Ma in mezzo a tutte queste bandiere “ufficiali” diciamo, c’era anche la bandiera arcobaleno LGBT. Venendo dal Nord Padano ho pensato che da noi sarebbe impensabile vedere un sindaco che fa sfilare la bandiera dell’orgoglio gay insieme al gonfalone comunale…