Amazon.es

Ho appena fatto un ordine da quasi cento euro su Amazon spagnolo.

Devo ammettere che mi è scivolato nel carrello un 25€ di Historia de la lengua vasca, stampata dal governo basco. Quasi mille pagine di linguistica basca! 😍

Altri dieci sono partiti per le lucette da bici e quelle fasce catarifrangenti da mettersi ai pantaloni col duplice scopo di non morire sotto una macchina o di farlo ma coi pantaloni puliti (in due giorni di bici ho sporcato di grasso due paia di pantaloni. Lo so che si possono mettere nei calzini, solo che non ci sono abituato, OK?).

Il resto, fate voi i conti, va in materiale da lavoro che mi mancava:
-squadra multiuso (o come si chiama la combination square in italiano). È gialla 🙂
-squadretta da carpentiere da 10cm, di quelle da tenersi sempre in tasca: non è millimetrata ma ti fa controllare in fretta l’angolo della sega circolare o di un pezzo di legno
-matita da muratore e matita con mina (con gomma in omaggio!) perché ho dovuto fare dei segni più precisi del solito sabato ed è stato un po’ complicato senza
-compasso con due punte, per riportare le misure da un disegno
-tappi per le orecchie (le cuffie anti-rumore che mi hanno dato sono scomode da indossare insieme all’elmetto, che è obbligatorio quando si lavora sul San Juan)
-custodia in cuoio per i miei nuovi (vecchi) scalpelli, così non perdono il filo stando nella borsa degli attrezzi.

Per oggi mi sono impoverito abbastanza, giudicate voi se ho speso troppo o troppo poco. Certo è che mi manca ancora la botta dell’acquisto di sega giapponese, vastringa e due pialle, che però comprerò da un sito più specializzato di Amazon.

Euri

Comunque per la cronaca stamattina pioveva di nuovo. Però adesso a pranzo ci sono sprazzi di sole nel vento.

Qui il tempo cambia molto in fretta. Devo ancora fare l’abitudine al clima atlantico…

Asteburu

È stata una settimana di tempo inclemente. Il sentiero per arrivare ad Albaola dal paese è stato spesso chiuso e un giorno avevano pure messo una transenna col cartello di “allerta rossa” (ci sono state anche quella arancione e quella gialla in questa settimana, che non sono riuscito a fotografare per via del tempo inclemente di cui sopra). Più che pioggia c’era alta marea e un vento incredibile che ha portato le onde fino a ridosso dell’ingresso della scuola.

Bello finire la settimana con un panorama così

Ma oggi non ha piovuto, a pranzo non abbiamo acceso la stufa ed è iniziato il fine settimana. Cosa chiedere di più?

Whiskey plank

A quanto pare c’è questa tradizione nel mondo della carpenteria navale anglosassone: quando si inchioda l’ultima tavola di fasciame, si beve del whiskey per festeggiare.

Io che sono astemio salto, ma mi rifaccio più tardi al bar con del mosto, in pratica succo d’uva non fermentato, che ho scoperto essere molto buono. E come tutto nei bar di San Pedro, costa pochissimo.

🎶sembra vino ma non è…🎶

Bici!

Ancora non mi è arrivata la tessera dei trasporti ma almeno ora posso muovermi un po’ più agevolmente.

Di sicuro è rubata…

C’è da dare una sistematina alla ruota anteriore e metterci delle luci, ma per il resto funziona.

Cammino di Santiago

Un pezzettino, almeno: quello che da San Pedro arriva a Donostia-San Sebastián. Vento, sole, pioggia, arcobaleni e grandinate sporadiche. Scivoloni sul fango e provvidenziali grotte per ripararsi.

Dimenticavo gli acquedotti e i fortini diroccati
Arrivo a Donosti col sole però

Colonna sonora della passeggiata:

Tamborrada

Che cos’è ve lo spiega meglio Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Tamborrada

Vi basti pensare che sono ventiquattro ore filate di gente che marcia per la città vestita da soldati o cuochi, suonando principalmente tamburi (ma non solo).

Quando dico ventiquattro ore filate non scherzo: siamo andati all’apertura in Piazza della Costituzione (nella città vecchia) e siamo dovuti uscire perché c’era troppa ressa. Ma da mezzanotte hanno cominciato a sfilare i vari gruppi di tamburini e quando siamo tornati la sera dopo erano ancora in giro per la città che giravano. La cosa più pazzesca per me è che non girano solo per la città vecchia, ma dappertutto e a ogni ora, per un giorno intero, senza che ci siano strade chiuse al traffico o che (tutt’al più c’è un omino col giubbotto catarifrangente che ferma le macchine a un incrocio giusto per il tempo di far passare il corteo).

Un delirio

Scalpelli

Oggi Manuel, un ragazzo del secondo anno, mi ha regalato dei vecchi scalpelli perché ero completamente senza.

Sono spaiati e da affilare, ma sono un bellissimo regalo

Adesso mi devo comprare due pialle (di dimensioni diverse), una vastringa e una sega giapponese, perché sono abbastanza fondamentali: da quando sono qui li ho usati praticamente tutti i giorni. In più mi voglio costruire un mazzuolo di legno e una cassetta per tenere tutto in modo che sia facilmente accessibile.