(che volendo si può dire anche ahozapiak)

Una cosa che salta all’occhio è che i fazzolettini dei bar qui non pubblicizzano marche di caffé, ma vengono utilizzati per fare propaganda vera e propria.

Ecco una rapida galleria che ho raccolto in questi giorni:

Il primo è quello dell’Antxeta, riprende lo slogan che qui si vede scritto dappertutto: “Prigionieri baschi a casa!”. Adesso che l’ETA ha deposto le armi e l’indipendenza non è più un argomento di discussione quotidiano, la lotta si è spostata sul far trasferire nelle carceri basche coloro che sono stati imprigionati (con accuse di terrorismo etc) e “esiliati” in carceri il più lontane possibili. La richiesta è che possano essere spostati più vicini alle loro famiglie, per facilitare le visite.

Il secondo è abbastanza chiaro (anche perché il disegno è in castigliano): “No significa no – no alla violenza contro le donne”.

Il terzo (dello stesso bar del secondo) è ovviamente una trainera, perché se non ci mettevano una barca non erano contenti.

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