Uscito da lavoro sono andato a San Pedro a fare due passi, ragionando di raggiungere Donosti per vedere se era rimasto qualcuno in giro dalla manifestazione.

Lungo la strada però, ho incontrato un po’ di gente di Albaola che mi ha invitato a cenare con loro alla Sociedad. Aitor, uno dei carpentieri, è infatti membro della Piña Kurdin, una di queste associazioni tipicamente basche nate con finalità gastronomiche (https://en.wikipedia.org/wiki/Txoko).

Gruppi di amici affittano o addirittura comprano un locale (spesso un seminterrato o un piano terra) con bagno, cucina e tavolate e poi ne dividono le spese di gestione. Il socio paga una quota mensile e ha diritto di portare quanta gente “esterna” voglia, a patto di prenotare i tavoli onde evitare spiacevoli sovraffollamenti.

Il cibo si porta da fuori e si cucina direttamente lì, il bere invece è a disposizione e basta tenere conto di ciò che si consuma per poi ripagarlo alle casse dell’associazione, che provvederà a reintegrare le scorte.

Il circolo Piña Kurdin (http://www.euskadi.eus/gobierno-vasco/contenidos/asociacion/asrpg00320/es_def/index.shtml) fu fondato 85 anni fa, il 30 maggio 1934, da otto amici e trattandosi di San Pedro, negli anni è stato soprattutto promotore di attività di voga. Altri circoli a Donosti per esempio si occupano di organizzare la tamborrada e via dicendo.

I txoko ebbero grande fortuna sotto Franco, perché spesso hanno come regola il divieto di parlare di politica ed erano perciò visti favorevolmente dal regime, nonostante spesso ci si parlasse in basco, che era ufficialmente vietato.

Una foto d’epoca della Sociedad Piña Kurdin, nella sua prima sede

Ironia della sorte, essendo oggi l’otto marzo, tradizionalmente l’accesso è vietato alle donne. Ormai in gran parte delle sociedad questo divieto non è più in vigore (noi ne avevamo tre al tavolo), anche se mi dicono che spesso alle donne non viene comunque permesso entrare in cucina.

Pioggia: sì.
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