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Questa settimana abbiamo iniziato un progettone: costruire una replica di txalupa da pesca basca, gemella della già esistente Brokoa, che vedete in foto.

Brokoa è stata costruita qualche anno fa dall’associazione basco-francese Itsas Begia, grazie ai piani risalenti al 1878 conservati nell’archivio dell’Aquarium di San Sebastian/Donostia.

Ovviamente se i baschi francesi hanno una barca tradizionale per pescare i tonni lunga 13 metri allora anche quelli spagnoli ne vogliono una. Più lunga di un metro però.

Ecco allora che (dopo tre mesi passati in sala tracciato e a fare sagome per tutte le ordinate) sono due giorni che giriamo nel “deposito legname” (leggi: tutta la superficie scoperta di Albaola) per cercare i pezzi più adatti a chiglia, asta di prua e poppa.

Non è un lavoro facile, perché si tratta di scegliere un tronco della giusta misura e del giusto spessore, che non abbia “magagne” o nodi in posti poco adatti e che abbia la curvatura corretta, permettendo quindi di ricavare i pezzi necessari col minor spreco di materiale possibile. Ovviamente queste sezioni di tronco lunghe diversi metri sono impilate tra di loro, ed è tutto un sposta e rimetti per andare a vedere cosa c’è sotto di interessante. Non leggerissimo come lavoro.

Oggi abbiamo sbozzato prua e poppa, nei prossimi giorni c’è da finire la chiglia, tagliare più precisamente il tutto e preparare gli incastri “a dardo di Giove” per montare le parti. Per chi non sapesse di cosa si tratta, sono giunti del tipo che vedete nella foto qui sotto con Gilberto che ne mostra uno da lui realizzato.

http://www.veniceboats.com/it-flotta-archeologia-iulia%20Felix-ricostruzione.htm

Tradizionalmente, l’inizio della costruzione di una barca è dato dal momento in cui si pone la chiglia. Nel nostro caso sarà con tutta probabilità settimana prossima.

Categorie: Diario